09 aprile 2019

Contributi assistenza domiciliare anziani e disabili

Regole, scadenze e beneficiari del nuovo bando INPS per l’erogazione di contributi economici a sostegno dell’assistenza domiciliare di persone con disabilità e/o non autosufficienza

L’INPS ha reso note le modalità per partecipare al nuovo bando 2019 per l’Home Care Premium, il Progetto di Assistenza domiciliare, riservato a dipendenti e pensionati pubblici, ma anche loro mariti e migli e parenti e affini entro il primo grado non autosufficienti. 



IN COSA CONSISTE - Si tratta di un progetto di assistenza domiciliare integrativa, promosso dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. A coloro che potranno accedere al programma, l’INPS erogherà mensilmente, dal 1 luglio 2019 al 30 giugno 2022, dei contributi economici per il rimborso di spese sostenute per l’assistenza domiciliare a soggetti disabili non autosufficienti, maggiorenni o minorenni. L’Istituto assicura altresì servizi di assistenza alla persona – cd. “prestazioni integrative” – in collaborazione con gli Ambiti territoriali (ATS) di cui alla legge n. 328/2000 (o come differentemente denominati o identificati dalla normativa regionale in materia).

CHI PUO’ RICHIEDERLO – La richiesta può essere fatta solo da dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione in condizione di non autosufficienza, anche a favore di loro coniugi, parenti e affini di primo grado non autosufficienti. Per la prima volta, nell’edizione 2019 il contributo per i nuovi utenti ammessi viene modulato, garantendo un contributo maggiore agli utenti con un maggior bisogno assistenziale, in relazione alla disabilità, alle condizioni economiche e al bisogno di assistenza. Gli utenti già beneficiari del Progetto HCP 2017, invece, non entreranno nella sperimentazione ma manterranno i precedenti criteri di determinazione del tetto massimo di prestazione prevalente.

COME RICHIEDERLO – La domanda va presentata dal beneficiario, ovvero dal titolare delegato, esclusivamente per via telematica, attraverso il PIN dispositivo. All’atto della presentazione della domanda viene richiesto di presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per la determinazione dell’ISEE sociosanitario, necessario per determinare il posizionamento in graduatoria e l’ammontare del contributo mensile erogato al beneficiario o del contributo massimo erogato all’ATS per la fornitura di prestazioni integrative a supporto del percorso assistenziale. 
Entro il 28 maggio 2019 l’INPS pubblicherà la graduatoria dei beneficiari ammessi alla prestazione sul sito internet www.inps.it, nella specifica sezione.

Fonte: disabili.com

Disabilità: nuove linee guida dell'Inps sulle distrofie muscolari


C'è una novità importante per le persone con distrofia di Duchenne, malattia neuromuscolare che interessa bambini già in tenera età: è stata pubblicata la comunicazione tecnico scientifica per l'accertamento degli stati invalidanti correlati alla distrofia di Duchenne e Becker utile a migliorare la valutazione medico legale della persona con queste patologie in sede di accertamenti per gli stati di invalidità, handicap e disabilità. 
Per accedere ai sostegni assistenziali, ai servizi di supporto all'inclusione scolastica, alle provvidenze economiche per invalidità civile, alle agevolazioni lavorative per i familiari, è infatti necessario che venga riconosciuto uno specifico status. L'iter prevede una o più visite di accertamento presso commissioni pubbliche (Asl o Inps).
In questi anni è stata sottolineata una certa disomogeneità nella valutazione delle condizioni sanitarie di questi bambini e, talora, una limitata consapevolezza dei risvolti clinici e assistenziali che quelle situazioni comportano.
Per sanare questi disagi Uildm - Unione italiana lotta alla distrofia muscolare e Parent Project - organizzazioni che ben conoscono queste condizioni – hanno ricercato e ottenuto un formale confronto con il Coordinamento generale medico legale della Commissione medica superiore di Inps. Lo scopo è di fornire ai medici e operatori delle commissioni medico legali in sede di valutazione e verifica dell'invalidità civile e della condizione di handicap (legge 104/1992) uno strumento operativo per orientare e rendere omogenea la valutazione sulla distrofia di Duchenne e di Becker.

La comunicazione tecnico-scientifica Inps sulle distrofie muscolari 
Il documento, pubblicato nel sito INPS nell'elenco delle linee guida adottate dal Coordinamento generale medico legale, vede una prima parte dedicata alla descrizione del quadro clinico e dei trattamenti, dettagli utili a un corretto inquadramento medico scientifico da parte delle Commissioni anche rispetto alle possibili complicanze o comorbilità, cioè la compromissione di altri apparati e funzioni (respiratorie, cardiache, cognitive, ecc.).
La seconda parte, quella che ha un impatto diretto sulle persone con distrofia di Duchenne e Becker, tratta degli aspetti di valutazione medico legale, cioè quali criteri devono seguire le Commissioni.
Inoltre la comunicazione Inps, pur raccomandando di evitare schematismi, distingue fra età prescolare (diagnosi particolarmente precoce) ed età scolare e successiva, oltre a considerare la presenza di comorbilità. Tendenzialmente in tenera età e in assenza di comorbilità viene suggerito il riconoscimento dei requisiti sanitari che danno diritto all'indennità di frequenza. In presenza di comorbilità o della perdita di una efficace deambulazione autonoma (non basta reggersi in piedi e muovere qualche passo), le Commissioni dovrebbero riconoscere i requisiti per l'indennità di accompagnamento.
In queste situazioni vengono anche sempre riconosciuti i requisiti per la concessione del contrassegno disabili (parcheggio e circolazione) e la "voce fiscale" che consente di accedere alle agevolazioni tributarie per l'acquisto di veicoli senza aver l'obbligo di adattare il mezzo.
La condizione di handicap grave (art. 3, comma 3, della legge 104/1992) viene invece riconosciuta in presenza di diagnosi acclarata di distrofia di Duchenne, a prescindere dall'età o da altre condizioni complesse.
Altro elemento significativo: in tutti i casi non verrà più prevista la rivedibilità delle condizioni. La richiesta di revisione potrà comunque essere richiesta direttamente dalle famiglie o dagli interessati se maggiorenni.

Fonte: Sanità 24